martedì 6 agosto 2013

correzione invalsi prima media - parte cinque

Gentilissimi, dopo qualche tempo continuiamo con la correzione della prova INVALSI di prima media, svoltasi a maggio.

quesito 9, o dei passi di Mario) Mario ha una velocità di 90 passi al minuto. Ogni passo è lungo 60 cm. Per andare a scuola fa 540 passi. Già dalla presentazione del testo si notano numerosi distrattori. Notate come si inserisca un dato superfluo, la velocità. Notate pure come il numero di passi, ossia 540, abbia come cifre il risultato di 6x9.
a) Lunghezza del percorso: la lunghezza è data dal prodotto tra il numero di passi e la lunghezza di ogni passo, ossia
540x60= 32400 cm
Tra le risposte sono da considerare solo 324 m e 3,24 km.
Ovviamente la risposta corretta è la prima. Del resto, anche solo come stima, ogni due passi Mario, circa, cammina per un metro, quindi, considerando, circa la metà di 540 non si ottiene certamente 3 km. Inoltre, sapendo che Mario ha un passo corto, si può ipotizzare che sia un ragazzino che, dal testo, sta andando a scuola. A mio avviso sarebbe piuttosto problematico fargli fare oltre 3 km a piedi per andare a scuola. Questa considerazione, tuttavia, è più da nonna che da Nonna.
b) Tempo impiegato:
Per calcolare il tempo è necessario conoscere la formula corretta:

se v(velocità) = s(spazio) : t(tempo)

allora t = s : v

Prima di alcune considerazioni, proviamo a rispondere:
Mario ha una velocità di 90 passi al minuto. percorre 540 passi, quindi

540:90 = 6

impiega 6 minuti.
Prima considerazione: sembra, in apparenza, che il quesito sia facile. La prima parte, sicuramente, per chi sa eseguire moltiplicazioni, lo è. Per la parte b) gli alunni dovrebbero conoscere:
* formula della velocità: non è argomento di Matematica; è trattata in Scienze, in seconda, o in terza media; a volte è ripresa in Matematica al momento di affrontare i rapporti (seconda media) e le formule inverse delle Aree (sempre seconda media). Il quesito b) viene posto DOPO un "certo tempo". I ragazzi sanno di avere poco tempo a disposizione, quindi NON UTILIZZANO la memoria a lungo termine (non hanno STUDIATO il quesito, o la formula, in quanto non la conoscono), e NEPPURE la memoria a breve termine (non è indicato PRIMA da nessuna parte che debbano ricordare la consegna). Usano la "memoria di sketchpad-applicata", ossia, leggono, cercano di risolvere un quesito e passano ad altro. Sono così obbligati ad andare a rileggere la consegna. In effetti è scritto "con passo regolare", ossia, tradotto, a velocità costante. Siamo sicuri che "passo regolare" sia sinonimo di "velocità costante"? Dal testo si potrebbe capire che la "regolarità" sia nella lunghezza del passo, come, del resto, esplicitato. E' proprio la parola "regolare" che trae in inganno: "regolare" significa "con regole". Se l'alunno non conosce la "regola" della velocità media non può comprendere, evidentemente, a quale "regola" ci si riferisca. Rammento, inoltre, che "velocità costante" e "velocità media" NON sono sinonimi.

c) questa parte del quesito, per quanto detto in precedenza, senza le opportune conoscenze, non è di facile risoluzione. Non conosciamo quanti passi ha fatto Giulio, e neppure se ha camminato "con passo regolare", quindi la risposta sarà NO. Non conosciamo neppure la lunghezza del passo di Giulio. La difficoltà non è nel "NO", ma nella motivazione.
Nonna Rosa

Nessun commento:

Posta un commento