martedì 20 agosto 2013

correzione prova INVALSI prima media parte nove

Gentilissimi, proseguiamo con la correzione della prova INVALSI di prima media, svoltasi nello scorso maggio.

quesito 17) o quesito del "doppio del doppio")
a) Gianni perde la partita numero 2 e quella numero 4. In questi casi, in base a quanto stabilito in consegna, il punteggio si dimezza, rispetto al precedente.
Quindi nelle altre partite il punteggio raddoppia. Possiamo così completare la tabella richiesta:
partita 1 vinta punti 200
partita 2 persa punti 100
partita 3 vinta punti 200
partita 4 persa punti 100
partita 5 vinta punti 200

b) se Gianni avesse vinto tutte le partite, quale sarebbe stato il punteggio finale? Il quesito è semplice: si tratta di una potenza di 2 elevata alla 5. Il risultato deve essere moltiplicato per 100.
Per cui:
2 exp 5 = 32
32 x 100 = 3200 punti

quesito 18) o quesito del perimetro del rettangolo.
Il rettangolo considerato è formato da 2 quadrati congruenti. Il perimetro di un quadrato è 24 cm, per cui

2p = 4 x l

24 = 4 x l
 l = 24:4 = 6 cm

L'altezza del rettangolo misura 6 cm. La base del rettangolo è doppia dell'altezza, per cui b = 6x2 = 12 cm

Considerando la formula del perimetro del rettangolo
2p = (b+h) x 2
2p = (12+6) x 2 = 18x2 = 36 cm

quesito 19) o "della divisione errata") Andrea ha commesso un errore. Si presume, visto il nome al singolare, che ne abbia commesso uno solo.
La divisione proposta è

1632 : 4 =

Risolvendo si ottiene 408
A questo punto si tratta non tanto di scrivere il risultato corretto, ma di indicare la tipologia di errore commesso.
Escludendo i casi in cui è lo stesso studente a commettere lo stesso errore, quale errore ha commesso Andrea?
Potrebbe aver dimenticato il valore 0 delle decine, oppure non sa eseguire una divisione con divisore a due cifre, oppure non conosce il significato di resto parziale. O, come spesso accade, pur sapendo individuare l'errore commesso da Andrea, magari scrivendo il risultato corretto a fianco, non conosce bene la lingua italiana, oppure, più semplicemente, non riesce a comunicare, in maniera precisa e valida, la tipologia di errore.
A mio avviso non è compito dell'alunno conoscere le tipologie di errore.
Il quesito, pur se interessante, avrebbe dovuto avere, sempre a mio parere, una consegna come "scrivi il risultato corretto". Tale consegna avrebbe maggiormente garantito l'alunno nella risposta.

NR

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