martedì 2 dicembre 2014

matematica e disoccupazione

Gentilissimi,
alla fine della scorsa settimana, ho avuto modo di leggere, su alcuni quotidiani, le più recenti notizie sui livelli di occupazione in Italia.
Come sempre, quando si tratti di indagini statistiche, la lettura dei dati può essere eseguita in molteplici modi.
Ecco quanto riportavano le notizie:
“MIGLIORA LA DISOCCUPAZIONE
+ 9,3%
TOT. 3.410.000
+ 122.000 NUOVI POSTI DI LAVORO”
Dalla lettura disattenta dei quotidiani, dei tg, o del televideo, sembrerebbe che la situazione sia in miglioramento. Leggiamo, tuttavia, questi dati dal punto di vista matematico.
Procediamo con ordine:
·        Se il dato è + 9,3%, ciò vuol dire che, nel periodo precedente, quel dato fosse paragonabile a 100.
·        Per questo il dato attuale, ossia pari a 3.410.000 unità, sarebbe, in percentuale, pari alla somma tra 100 e 9,3
·        100 + 9,3 = 109,3, ossia 109,3%
·        Impostiamo la proporzione adatta per calcolare quante fossero le unità nel periodo precedente:
·         3.410.000 : 109,3 = x : 100
·        Da cui   x = 3.119.854 circa, ossia circa 3.120.000 unità
·        Ciò significa che, rispetto al periodo precedente, le unità perse, ossia il numero di disoccupati è aumentato di      3.410.000 – 3.120.000 = 290.000 circa
·        Tale dato indica il numero di “nuovi disoccupati”. Non essendo una politica, ma, semmai, una poco intelligente matematica, non interessano i “lavoratori che prima non cercavano lavoro”, o altre categorie simili, spesso utilizzate dai politici per spiegare la situazione
·        Essendo disoccupati, molto probabilmente, non hanno lavoro, oppure hanno perso il posto di lavoro. Tale dato, perciò, è sicuramente negativo, ossia, con i numeri relativi   - 290.000
·        A questo punto effettuiamo una somma algebrica tra i “nuovi disoccupati” e i “nuovi posti di lavoro”:  - 290.000 + 122.000 = - 158.000
·        Il risultato finale è negativo, ossia, complessivamente, rispetto al precedente periodo sono stati persi altri posti di lavoro
·        Ecco la lettura del “Titolo” iniziale: “Migliora la disoccupazione”, ossia, in altri termini, suggeritimi da Biancaneve allo specchio, “peggiora l’occupazione”
Non è che sto diventando un poco troppo “reazionaria”?

NR! (nonna reazionaria, forse?)

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