mercoledì 31 maggio 2017

quasi un saluto

Gentilissimi,
lascio a Voi e alle Vostre famiglie un ulteriore motivo di approfondimento sulla didattica della matematica. Raccolgo, dal corposo testo, una sola tra le numerosissime citazioni possibili:

<<Sono convinto che nella scuola [...] si deve [sic!] puntare sulla qualità e non sulla quantità, sul piacere della scoperta e della soluzione di un problema, sulla motivazione e sul coinvolgimento attivo di tutti gli alunni. Per un ragazzo l’obiettivo più importante è quello di scoprire il piacere di fare matematica. Raggiunto questo obiettivo, i docenti possono pensare di raggiungere tutti gli altri.>>

Ecco il link relativo:

didattica matematica

NR, nonna revenant

4 commenti:

  1. Egregio. La matematica non è l'obiettivo. L'obiettivo è la passione e l'appassionare. Poi subentra l'intelligenza del singolo che mette in pratica la passione ottenendo i risultati che desidera. L'appassionare rimane il principale scopo educativo del professore intelligente, la vera arte che supera e domina il libro di testo. Questa è la differenza. Un saluto che vuol essere un arrivederci.

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  2. Gentilissimo Ulisse,
    Ti ho riconosciuto, sai? Non ho tuttavia ben compreso il maschile! Egregia, semmai! Concordo sul fatto che "appassionare" sia un obiettivo. E, come diceva il poeta, "tutto il resto è noia!". Le nonne non devono annoiare i nipotini: che nonne sarebbero? Grazie mille per "egregio", che, sostanzialmente, significa ego-regio, ossia una persona regale. O un ego spropositato? Speriamo "la prima che hai detto". E questa citazione è un pochino più difficile da riscoprire.
    NR, nonna regale! (Pensa l'invidia delle mie amiche di burraco...

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    Risposte
    1. Anche secondo me la matematica è passione egregia nonna regale

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  3. Grazie mille per i complimenti.
    Ma, come diceva Darwin: "Anche la mia teoria è in evoluzione!".
    NR

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