Gentilissimi, eccoVi la seconda parte della correzione
commentata relativa all’esame di terza media dello scorso giugno.
Quesito 3) o quesito dei pannelli solari. Quesito adatto,
pur con un errore e una lacuna nella consegna.
a)
b) Risolviamo contemporaneamente i due quesiti proposti
La figura, questa volta, non è un distrattore. Anzi! Dall’analisi
della figura possiamo notare che si tratta di un solido sovrapposto. La parte
sottostante, il box, è un parallelepipedo rettangolo. La parte del tetto è un
prisma con a base un triangolo rettangolo; il prisma è posto con la base
adiacente alla faccia laterale del parallelepipedo.
La faccia adibita ai pannelli solari è un rettangolo, di cui
conosciamo solo una dimensione di 3,2 m.
L’altra dimensione è data dalla ipotenusa della base del
prisma. I cateti sono 3 m e 4 m.
Per il teorema di Pitagora, oppure per terna pitagorica,
possiamo individuare la lunghezza dell’ipotenusa di 5 m.
La richiesta è la superficie occupata dai pannelli solari.
Evidentemente si tratta dell’area, misurata in mq, e non della superficie.
Rimando alle definizioni del Vostro libro di testo, oppure di Wikipedia, per la
dovuta distinzione tra area e superficie.
A questo punto, non essendo indicato quale sia l’area
occupata dai pannelli, o da un solo pannello, dobbiamo provare ad intuire cosa
intenda il testo. Non costava nulla indicare che Marco vuole occupare
TUTTA la superficie a disposizione. Questa
è una supposizione. Tale supposizione, tuttavia, nella vita reale, non è
corretta. Installando pannelli solari su un tetto già costruito, non sarà mai
occupata tutta la superficie del tetto. Consideriamo, comunque, valida l’ipotesi
“TUTTA”.
Se così fosse, si tratta di calcolare l’area di una faccia
del prisma. Le dimensioni sono note:
5x3,2= 16 mq
La risposta corretta è C.
A mio avviso, per quel che può contare il parere di una
vecchia megera che si ostina ad insegnare, o che la ostinano ad insegnare, dare
per scontata una parte del testo NON è corretto nei confronti dell’alunno. Del
resto si tratta di una sola parolina. Perché, prima di sottoporre agli alunni
il test, trattandosi di una prova per l’esame di stato, i quesiti non sono
sottoposti a correzione da parte di un’insegnante, al fine di valutarne
completezza, chiarezza nelle richieste, comprensibilità, correttezza, anche
formale?
Una nonna critica e, a suo tempo, criticata per gli stessi
motivi. Forse ora criticata poiché critica.
Nonna Rosa
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