ecco la seconda parte della breve spiegazione su problemi, dubbi e divisioni.
Oltre a quanto detto nel post precedente, possiamo aggiungere che, escludendo i numeri 0 e 1, di cui, magari, se Vi va, potremo parlare in altri momenti, è sempre possibile eseguire una divisione tra numeri naturali, sebbene tale divisione possa essere non esatta, ossia con resto. A volte il risultato, se il dividendo è minore del divisore, sarà zero (o zero virgola, se proseguite con decimi, centesimi e così via).
Il
risultato sarà così solo raramente un numero naturale. Ciò avverrà nel momento
in cui il primo termine della divisione, o dividendo, se volete, sebbene possa
chiamarsi anche in altri modi, sarà presente nella "tabellina" del
secondo termine, o, se volete, divisore. In altre parole, la divisione sarà
esatta se il dividendo è un multiplo del divisore.
Per
concludere è opportuno imparare la proprietà della
divisione detta "invariantiva della divisione". Con un semplice
sforzo mnemonico, si può tranquillamente imparare a memoria, sebbene per taluni
pedagogisti, tale modalità sia da rifiutare, a prescindere:
"Moltiplicando
o dividendo (1), dividendo(2) e
divisore, per uno stesso numero, diverso da zero, il quoziente non
cambia.". Per dividendo (1) intendiamo il verbo dividere al gerundio. Per
dividendo (2) intendiamo il numero messo al secondo termine dell'operazione
considerata.
Detto tutto ciò, se dobbiamo operare con numeri e quantità, si
tratta di una divisione se almeno uno dei punti 1, 2 o 3 è valido. Si tratta di
una divisione se è valida, escludendo lo zero, la proprietà invariantiva
suddetta.
Una nonna invariante (magari, fosse vero per l'età!).
Salve Prof! Come sta? Ci tenevo a dirle che il nostro professore di educazione fisica le ha fatto i complimenti, perchè io e Beatrice abbiamo riconosciuto, mentre spiegava, la curva a Campana (o di Gauss), quindi, ci ha detto di dirle che è stato un ottimo professore di matematica.
RispondiEliminaGrazie prof! :)
Sofia :)
Gentilissima Sofia,
RispondiEliminache dire... Ricordo che molte nonne insegnano ma non molti, o molte, nipoti capiscono la necessità di imparare. E' un desiderio, ma pure un bisogno, ed è tipico dell'essere umani (come del resto sbagliare e riconoscere il proprio errore).
Il ringraziamento va a Voi che avete, e, mi auguro, avrete, il desiderio di imparare.
Una nonna un poco imbarazzata.