La memoria
La memoria è il formidabile mezzo utilizzato dal nostro
cervello. Esso ci permette di ricordare parole, avvenimenti, volti, persone,
numeri, indirizzi, cose, musiche, canzoni, film, storie, emozioni, notizie,
idee, concetti, odori, sapori, eccetera.
Come funziona la memoria
La memoria può essere di quattro tipi:
- Memoria “sketchpad”
(non intensa, di brevissima durata, legata ai cinque sensi): quando
osservo i miei compagni di classe, se non avviene nulla di particolare,
non ricordo la loro posizione personale
- Memoria
sensoriale o percettiva (intensa, ma di breve durata, legata ai cinque
sensi): se metto una mano sulle braci mi ricorderò che mi sono scottato
- Memoria
di lavoro o di breve durata (che è quasi come una lavagna su cui si
possono scrivere da 4 a 7 voci o concetti indipendenti per volta): mi
permette di passare dalla procedura
al metodo. Una volta che ho imparato correttamente un procedimento
(allacciarsi le scarpe, risolvere una espressione) non devo ogni volta
ripassarlo
- Memoria
a lungo termine (richiede la registrazione cosciente di informazioni
significative): mi consente di richiamare alla mente avvenimenti e/o
concetti significativi. È evidente che sono significativi per me. Se la
geografia non mi interessa, ben difficilmente mi ricorderò le città del
Brasile, se non per altri significati, avvenimenti, concetti (Carnevale di
Rio, squadre di calcio, turismo, miniere)
Per studiare è necessario attivare la memoria a lungo
termine, che funziona ogniqualvolta utilizziamo un percorso a tappe di questo
tipo:
NECESSITA' - MOTIVAZIONE - ATTENZIONE - CONCENTRAZIONE - ORGANIZZAZIONE
La memoria non funziona se si interrompe la catena in
qualche punto.
§ NECESSITA’ – INTERESSE: se devo passare un esame, oppure
se mi interessa un argomento faticherò meno nell’apprendere ciò che mi serve
§ MOTIVAZIONE: è dipendente dalla volontà del singolo che
apprende. Se voglio, imparo. La
motivazione deve essere personale, del singolo individuo. Se sto annegando sono
motivato a comprendere come funziona un giubbotto salvagente
§ ATTENZIONE: è fondamentale prestare attenzione,
osservando, ascoltando e registrando, mentalmente o in altro modo, azioni,
dati, concetti, fenomeni. Se sono innamorato presterò sicuramente attenzione
alla ragazza che mi interessa. Il livello di attenzione massimo può durare sino
a 45 minuti, tuttavia è sufficiente un breve lasso di tempo, 2-3- minuti di
pausa, per riprendere, seppure con appena minore intensità, l’attenzione.
L’attenzione si può allenare, come dimostrano esperienze su agenti notturni. In
questo caso si può protrarre sino a 85-90 minuti. Dopo la pausa di riposo deve
essere necessariamente maggiore
§ CONCENTRAZIONE: le distrazioni sensoriali, non facilmente
eliminabili se esterne, tolgono concentrazione. È possibile tuttavia che una
forte motivazione ed un forte interesse per quanto si sta facendo sopprimano
“in sottofondo” tutti gli stimoli sensoriali ininfluenti al lavoro da svolgere.
Un carabiniere che sta compiendo una manovra salvavita non presta la minima
attenzione al traffico. Per questo motivo, solitamente, le pattuglie sono da
due persone, con compiti differenti
§ ORGANIZZAZIONE: se devo studiare e non ho il materiale
necessario, ben difficilmente potrò concentrarmi, in quanto il mio interesse
primariamente sarà quello di reperire il materiale adatto o un materiale
utilizzabile. Appare altresì evidente, come nelle leggi di Murphy, che ogni
oggetto, all’occorrenza, si possa trasformare in martello. Se devo guidare lo
scooter e non ho messo carburante, molto difficilmente non faticherò. Se non ho
preso appunti e non ho il libro di testo (magari, con un foglio bianco per
mappe concettuali e riassunti o schemi), non so cosa devo ESATTAMENTE studiare.
Se non conosco ESATTAMENTE il significato delle parole che sto leggendo difficilmente
comprenderò come si compongono i pezzi della nuova Play Ikea
una nonna ... (come mi chiamo?) Ah, già! Nonna Rosa (mi pare)
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