IL SISTEMA NERVOSO
INTRODUZIONE
L’organismo umano, nelle funzioni
essenziali per la propria esistenza, necessita di un continuo controllo sia
nelle relazioni con quanto lo circonda sia in relazione alle funzioni interne del proprio corpo.
Adibito a tale controllo è il sistema
nervoso.
AMBITI
Possiamo individuare gli ambiti
nei quali il sistema nervoso dell’uomo esercita un controllo:
·
Funzioni
interne dell’organismo: sono controllate dal sistema nervoso autonomo.
·
ambiente
naturale: la relazione è controllata dagli organi di senso
·
ambito
sociale: la relazione è controllata sia dal sistema nervoso centrale
·
ambito
culturale: controllato da cervello e cervelletto
·
ambito-raziocinio:
controllato dalla corteccia cerebrale che controlla, pianifica e ipotizza le azioni,
relazioni e comunicazioni necessarie.
Poiché l’organismo umano è
unitario, appare evidente come nei vari ambiti il livello di controllo eserciti
influenze, a volte determinanti,anche su ambiti diversi. In altre parole, ad
es., l’apprendimento (ambito culturale) può variare se “consumo energia” per
guardare la tv (ambito sociale).
SENSI E ORGANI DI SENSO
La pressione selettiva,
ipotizzata da Darwin quale fattore determinante nella evoluzione degli
organismi viventi, e, quindi, anche dell’uomo, è intervenuta in modo tale da
“adattare” , “selezionare” alcuni organi di senso nell’uomo, rispetto ad altri.
I sensi degli esseri umani sono:
vista; gusto; udito; olfatto;
tatto.
Gli organi di senso relativi
sono:
occhio; lingua e palato; orecchio; naso; pelle.
OCCHIO
Sicuramente l’organo di senso che meglio funziona nell’uomo è l’occhio.
La selezione naturale, per pressione selettiva, ha indirizzato l’occhio umano a
percepire meglio i colori cosiddetti caldi: rosso, arancione, giallo. Tali
colori corrispondono ai colori dei frutti maturi sugli alberi. In tali frutti
sono contenuti zuccheri, ossia la materia prima da cui il nostro cervello trae
energia per poter funzionare. Ecco perché, anche in altri ambiti, il colore
rosso è particolarmente utilizzato, come ad es. nei semafori. Inoltre,
solitamente, uno degli occhi è dominante rispetto all’altro. Ciò è utile per la
visione binoculare, o stereoscopica, consentendo la manipolazione di strumenti
e la raccolta di cibo, oltre al fatto di poter apprezzare le distanze. Poiché
l’occhio serve per poter interagire con l’ambiente esterno, da esso deve poter
proteggersi. La funzione delle palpebre è
appunto quella di proteggere l’occhio da luci e sensazioni visive troppo
intense. A migliorare il livello di tale protezione, le palpebre sono
internamente ricoperte da una mucosa detta congiuntiva.
Le ciglia proteggono da polvere
e luce, mentre le sopracciglia dal
sudore della fronte. Il bulbo oculare è formato da una serie di tre membrane
sovrapposte: sclerotica, coroide e retina.
La membrana sclerotica, la più esterna, il cui nome significa “rigida,
resistente”, è il “bianco” dell’occhio. In corrispondenza della pupilla, essa diviene perfettamente
trasparente, ed è detta cornea. La
coroide è di colore scuro e, in corrispondenza della pupilla è detta iride, ossia la parte che dà il colore
degli occhi. Il foro della pupilla ha la capacità di restringersi o dilatarsi
in relazione alla maggiore o minore luminosità dell’ambiente. Dietro all’iride
si trova la lente del cristallino, che
permette la visione a distanze differenti. La retina è la membrana più interna,
ove si trovano le cellule recettrici della luce: coni e bastoncelli. I coni sono sensibili ai colori, mentre i
bastoncelli hanno la capacità di percepire anche fonti luminose deboli. A
riempire la cavità oculare è un liquido detto umore vitreo. Strettamente collegato alla retina è il nervo ottico,
adibito alla trasmissione dei messaggi visivi al cervello.
La macula
lutea
E' una zona della retina di forma ellittica, così detta per il colorito giallastro che essa assume nel cadavere. Nel vivente ha colore rosso-bruno. Al centro della macula lutea è presente una piccola depressione, la fovea a livello della quale la retina possiede solo fotorecettori che sono specializzati per la percezione dei colori e la visione diurna.
E' una zona della retina di forma ellittica, così detta per il colorito giallastro che essa assume nel cadavere. Nel vivente ha colore rosso-bruno. Al centro della macula lutea è presente una piccola depressione, la fovea a livello della quale la retina possiede solo fotorecettori che sono specializzati per la percezione dei colori e la visione diurna.
Punto cieco
E’ l’unico punto del nostro occhio nel quale non ci sono recettori
visivi. E’ possibile sperimentare la presenza del punto cieco disegnando un
puntino su un foglio bianco, messo a circa 15-20 cm dall’occhio e spostando il
foglio lateralmente. Ad una certa distanza il puntino disegnato scomparirà.
DIFETTI DELLA VISTA
I principali difetti della vista,
escludendo la presbiopia, dovuta essenzialmente
a vecchiaia e a un irrigidimento del cristallino, si possono così elencare:
miopia: incapacità di mettere a fuoco oggetti lontani;
ipermetropia: incapacità di mettere a fuoco oggetti vicini;
astigmatismo: visione sfuocata degli oggetti dovuta a difetto di
curvatura della cornea o del cristallino;
strabismo: difetto dovuto ad una mancanza di sincronizzazione dei
muscoli oculari.
Il daltonismo, che viene comunemente definito un difetto della vista,
ossia l’incapacità di distinguere i colori, in parte o totalmente, è dovuto ad
una malattia genetica ereditaria e, quindi, non può essere corretto da
interventi chirurgici o occhiali di sorta.
E sulla vista, che lentamente se ne sta andando, ne so qualcosa. NR
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