mercoledì 25 marzo 2020

lettura di grafici da Sars-CoV-2 (una opinione "nonnesca")


Gentilissime e gentilissimi,
proviamo oggi ad analizzare alcuni grafici relativi al contagio da Sars-CoV-2.
Ecco il primo:





Come potete notare, con esclusione del giorno 10 marzo scorso, in cui non erano pervenuti dati da alcune zone, la curva si presenta come una curva di frequenza cumulativa.

Importante, nelle curve di frequenza cumulativa, è il punto di flesso.
Semplificando, si tratta del punto sulla curva in cui la curva stessa "cambia direzione".

Da calcoli che ognuno di noi può effettuare, utilizzando i dati reali consultabili pure on line sul contagio in Italia, il punto di flesso è stato già raggiunto. Secondo quanto detto da alcuni quotidiani sabato scorso.
Alcuni calcoli indicano una data invece relativa al 18 marzo scorso.
Altre ipotesi spostano al 28 marzo prossimo tale “picco”, come è impropriamente detto tale punto.

Secondo calcoli effettuati da matematici, in realtà, più propriamente, la curva del contagio sarebbe una curva definita “polinomiale”. Si tratta di una curva comunque, sempre semplificando, basata sulle potenze.
Si associa, ad ogni giorno, un numero intero, partendo da 0 e “contando in avanti”. Tale numero si eleva per un certo esponente. L’esponente, sempre secondo calcoli effettuati da matematici, è, nel caso attuale, di poco superiore a 3.
Analizzando il grafico sembrerebbe che la curva sia costantemente in ascesa. Tuttavia modelli matematici sulla propagazione dei virus concordano sul fatto che tale curva, nella realtà, si “appiattisca”, diventando una curva “a sigma”, come nella parte “alta” di quella sottostante.  


Nel grafico sottostante, invece, potete osservare la curva "reale":


Tale “appiattimento” dovrebbe durare come il periodo di incubazione del virus + 1 giorno. Nel nostro caso, quindi 14+1= 15 giorni.
Successivamente, solo dopo questo periodo di “appiattimento”, la curva dovrebbe “scendere”.
Ecco, in rosso, come dovrebbe essere in futuro tale curva.



In molti casi, tuttavia, il grafico presentato è quello sottostante:



Si tratta di una curva gaussiana, come ben sapete.

Se questo grafico fosse corretto, dal giorno successivo al massimo della curva, il famoso “picco” delle interviste tv, ci sarebbe immediatamente un calo del numero di contagiati.
Come potete notare dal grafico “a campana” presentato, la curva è asimmetrica verso sinistra, quindi il trend dovrebbe essere negativo.

Se avete seguito le notizie in questi ultimi giorni di marzo, l’analisi dello stesso grafico fornisce, secondo i pareri della stampa, un trend positivo.

Quindi sorge un dubbio: come è possibile che lo stesso grafico dia trend negativo e trend positivo per lo stesso fenomeno?

A mio avviso, rispondere a questo dubbio è semplice: il grafico da considerare è quello cumulativo. 

Sempre a mio avviso, il punto di flesso è già stato raggiunto mercoledì 18 marzo (sperando di non essermi sbagliato!), e vedremo i risultati in positivo tra qualche altro giorno.
Ciò che notiamo attualmente, e ciò che potete considerare pure Voi, è un semplice numero:

calcolate il rapporto tra mortalità del giorno e nuovi contagi dello stesso giorno.

Da mercoledì 18 scorso, escludendo un giorno in cui i “calcoli non tornano”, il rapporto si sta mantenendo compreso tra 11% e 20%. Questo range dovrebbe mantenersi per altri 7-8 giorni circa. Ovviamente sperando che siano di meno.

Successivamente, salvo altri “hot spot” di contagio, la curva dovrebbe scendere, poco per volta.
Sino a giungere, tuttavia non così repentinamente come nella crescita, un nuovo punto di flesso “discendente”.

Solo a quel punto, e dopo altri 14-15 giorni di “aspettativa”, potremo dire che questa pandemia si sta esaurendo.

Solo quando, per almeno altri 14 giorni consecutivi, non ci saranno nuovi contagi, e solo allora, questo difficile momento sarà un triste ricordo. Da non dimenticare.

“In matematica si può sbagliare!”, diceva una Nonna!
Spero sinceramente che il contagio si esaurisca ben prima di quanto ipotizzato.

Mai come in questo caso, sempre citando una Nonna, “il procedimento vale più del risultato”.

Seguite le corrette procedure, anche in questo caso. E, solo allora, daremo la risposta corretta: responsabilità!
Etimologicamente: “impegnarsi a dare una risposta!”

ImpegnateVi a dare la Vostra risposta, non solo il risultato!
Siate veramente responsabili!

Tutte le fotografie inserite, salvo miei errori o sviste, sono di pubblico dominio.
Mi scuso anticipatamente se Vi fossero mie negligenze in merito. NR
P.S.: Tutte le considerazioni precedenti NON sono che opinioni personali e un modo per mostrare come, in Statistica, in particolare, si possano pure prendere abbagli (vedi exit poll dei migliori sondaggisti, italiani e non). NR
NR, Nonna Rosa

2 commenti:

  1. Gentile Pinguino, io, al contrario speravo di essermi sbagliata.
    Tuttavia, almeno per ora, non è così.
    Se il mio nonnesco calcolo, opinabile evidentemente, fosse corretto, dovremmo vedere qualche risultato positivo da mercoledì-giovedì prossimo.
    Il rapporto deceduti/nuovi contagi, speriamo, dovrebbe scendere al di sotto del 10% circa, per più giorni.
    Infine, speriamo nella responsabilità di tutti. Una fase discendete non significa fine dell'epidemia.
    La fine dell'epidemia si avrà quando il valore R0 scende al di sotto dell'1% per almeno 14-15 giorni consecutivi.
    NR

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